In risposta alla circolare dell’8 gennaio 2014 con la quale il Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione del Ministero dell’Interno invitava tutte le Prefetture del territorio nazionale ad individuare nuove strutture di accoglienza per fare fronte ai massicci sbarchi giunti sulle nostre coste, anche l’Umbria si è attivata per rispondere in maniera adeguata a quanto richiesto a livello centrale.
Secondo la ripartizione delle quote di migranti da attribuire a ciascuna regione in base ai criteri adottati in sede di Conferenza Unificata Stato Regioni Enti Locali, l’Umbria in un primo momento è stata assegnataria di 562 posti: 437 nella provincia di Perugia e 125 in quella di Terni.
In questa primissima fase in entrambe le Province i migranti richiedenti protezione internazionale giunti in Umbria sono stati accolti mediante assegnazione diretta a soggetti con comprovata esperienza maturata nell’ambito dell’accoglienza di richiedenti e titolari di protezione internazionale, successivamente, dal mese di luglio 2014 in poi le Prefetture di Perugia e Terni hanno periodicamente indetto dei bandi di gara per l’individuazione dei soggetti gestori. Questo processo ha investito in modo casuale e inaspettato i Comuni umbri che si sono ritrovati sul territorio comunale la presenza di profughi senza una piena condivisione delle scelte effettuate dagli enti gestori vincitori dei bandi delle prefetture. Anci Umbria, in qualità di membro del tavolo tecnico istituito presso la Prefettura di Perugia, per la gestione dell’afflusso straordinario di migranti, si è più volte fatta portavoce delle necessità dei comuni umbri di garantire un' accoglienza diffusa e condivisa sul territorio difendendo il modello di accoglienza umbro nel rispetto di standard qualitativi.
In seguito alle circolari del Ministero dell’Interno-Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione n.7418 del 20.06.2014 e circolare n.5484 del 27.06.2014, sia la Prefettura di Perugia che quella di Terni hanno emanato un avviso pubblico di gara per determinare una graduatoria di enti gestori con i quali stipulare un accordo e garantire a scorrimento della stessa graduatoria, l’individuazione delle strutture dove accogliere i migranti. In base a quanto stabilito negli avvisi, in entrambe le province il servizio doveva essere garantito, tramite convenzione, fino al 31/12/2014 con l’impegno da parte dei partecipanti di garantire il servizio alle stesse condizioni, anche per il 2015 in caso di ingenti afflussi. I posti di accoglienza messi a bando dalla Prefettura di Perugia erano 437 mentre quelli messi a bando dalla Prefettura di Terni erano 125, in entrambi i bandi era specificato che tale numero era soggetto a variazioni in base ad esigenze governative. Nella Provincia di Perugia i soggetti aggiudicatari del primo bando di gara (luglio 2014) erano l’ATS composta da Arcisolidarietà Ora D’Aria (capogruppo mandataria), Cooperativa Sociale Perusia, C.I.D.I.S Onlus, Cooperativa Sociale Il Cerchio e la Confraternita di Maria SS ed Anna del Suffragio, per la gestione di 437 migranti. Nella Provincia di Terni i soggetti aggiudicatari per l’accoglienza di 125 migranti erano: la Casa Vincenziana G. Andreoli, la Società Cooperativa Agricola Labourè, Arci Solidarietà Terni, l’Associazione di Volontariato San Martino e l’Associazione di Volontariato Laboratorio I.D.E.A. Come previsto nei bandi, in entrambe le province per esigenze governative c’è stato un incremento dei numeri dei migranti accolti rispetto a quelli indicati nei rispettivi avvisi di gara.
Nel mese di aprile 2015 c’è stato un secondo avviso pubblico che ha previsto nella provincia di Perugia l’accoglienza di 671 migranti e 212 nella Provincia di Terni. Non si è trattato, come erroneamente spesso riferito dai mass-media di nuovi arrivi, ma del consolidamento di una situazione già in atto nel nostro territorio.
Con il bando del 2015 nella Provincia di Perugia c’è stato un ampliamento dei soggetti gestori coinvolti: la Cooperativa Sociale Famiglia Nuova è entrata a far parte dell’ATS sopra indicata e sono subentrati la Caritas di Perugia – Città della Pieve e la Caritas di Assisi – Gualdo Tadino Nocera per i quali è stato previsto un affidamento diretto, tramite convenzione.
Anche nella Provincia di Terni sono subentrati due nuovi enti gestori:Caritas Diocesi di Orvieto Todi e l’Associazione L’Arcobaleno e il mare.
L’impegno assunto dai soggetti partecipanti alla gara del mese di aprile 2015 ha avuto valenza fino al 31/12/2015, per l’anno 2016 è stato indetto un nuovo avviso di gara secondo il quale nella provincia di Perugia sono stati messi a bando 1288 posti ed in quella di Terni 271 “numeri eventualmente da incrementare del 20% in ragione del presumibile perdurare dei flussi migratori”. In ogni caso la quota attribuita alla regione Umbria in base ai criteri adottati in sede di Conferenza Unificata Stato Regioni Enti Locali al 31/12/2015 era di 1932 posti/unità.
Per quanto riguarda la compagine degli enti affidatari dei servizi di accoglienza, la Provincia di Terni, ad eccezione dell’Associazione l’Arcobaleno e il mare, ha confermato i medesimi soggetti del bando del 2015, mentre nella Provincia di Perugia, oltre all’ATS (composta da Arcisolidarietà Ora D’Aria, Cooperativa Sociale Perusia, C.I.D.I.S Onlus, Cooperativa Sociale Il Cerchio, Cooperativa Sociale Famiglia Nuova, Confraternita di Maria SS ed Anna del Suffragio) e la Diocesi di Perugia – Città della Pieve, nuovi soggetti, alcuni dei quali provenienti da fuori regione, sono entrati a fare parte della graduatoria per l’affidamento dei servizi di accoglienza (Caritas Diocesi Todi-Orvieto, Diocesi di Assisi –Nocera Umbra Gualdo Tadino, A.V.E. Associazione di Volontariato Ecclesiale Città di Castello,G.U.S. Gruppo Umana Solidarietà G.PULETTI ONLUS (Macerata), Centro Internazionale per la Pace di Assisi, Bona ValetudoSoc. Coop. Sociale Favara (Ag), R.T.I.: Senis Hospes Senise (Pz) – Tre Fontane Roma).
Si tratta ancora di una graduatoria provvisoria che diventerà definitiva a seguito delle verifiche di legge. http://www.prefettura.it/perugia/news/461136.htm
In ottemperanza alle disposizioni contenute nei bandi di gara, i migranti vengono distribuiti sul territorio cercando di evitare concentrazioni di massa. Come già evidenziato, è l’accoglienza diffusa l’elemento caratterizzante della Regione Umbria, ed è in tale ottica che si cerca il coinvolgimento dei Comuni, con l’auspicio che gli arrivi siano distribuiti in modo equo e sostenibile.
Al 31/12/2015 i Comuni coinvolti nella Provincia di Perugia*, oltre al capoluogo, sono: Foligno, Città di Castello, Spoleto, Gubbio, Assisi, Bastia Umbra, Corciano, Marsciano, Todi, Umbertide, Gualdo Tadino, Magione, San Giustino,Trevi, Città della Pieve, Nocera Umbra, Panicale, Bevagna, Spello, Tuoro, Massa Martana, Piegaro, Valfabbrica, Montone. Per i dati inerenti le presenze totali, numero delle strutture, la popolazione residente e l’incidenza percentuale si visualizzi la tabella1
Sempre al 31/12/2015 i Comuni coinvolti nella Provincia di Terni**, oltre al capoluogo, sono: Amelia, Lugnano, Narni, Orvieto, San Venanzo, Montefranco, Ferentillo. Per i dati inerenti le presenze in ciascun Comune, si visualizzi la tabella 2
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*Fonte: Prefettura di Perugia – Ufficio Territoriale del Governo.
**Fonte: Prefettura di Terni – Ufficio Territoriale del Governo.