Nell’arco del 2013-2014, la Regione Umbria si è fatta promotrice del progetto “NANSEN-Percorsi di integrazione socio-economica” in risposta ad un avviso del Dipartimento per le libertà civili e per l’immigrazione, finanziato dal Fondo Europeo per i rifugiati 2008/2013. Oltre all’amministrazione regionale hanno aderito al progetto altri 10 partner, costituitesi in ATS: il Comune di Perugia, Terni, Narni, Todi, Foligno, Marsciano, Amelia, Spoleto, l’Associazione di volontariato San Martino e Arci Solidarietà Ora d’aria. Il progetto ha previsto l’attivazione di interventi di integrazione e inclusione socio-lavorativa in favore di 74 richiedenti e dei titolari della protezione internazionale, azioni integrate e mirate alla valorizzazione delle competenze e degli apprendimenti non formali e informali, percorsi di formazione, esperienze di tirocini extracurriculari, attività laboratoriali di integrazione sociale, sperimentazione della scheda formativa propedeutica al rilascio del libretto formativo. Il progetto ha inoltre rafforzato l’attività di rete tra soggetti pubblici, del privato sociale e del mondo economico – produttivo, un rapporto siglato nel Dicembre 2013 da un Protocollo d’Intesa al quale hanno aderito 11 organizzazioni delle categorie economiche maggiormente rappresentative sul territorio; le 3 organizzazioni sindacali (CGIL, CISL e UIL), le due Province; le due confederate rappresentative della cooperazione sociale (Legacoop, Confcooperative) e ANCI Umbria. Il modello d’intervento attivato nel progetto ha tradotto sul piano operativo l’obiettivo generale di promuovere un piano regionale di interventi integrato e sistemico volto a favorire l’integrazione socio economica dei titolari e richiedenti di protezione internazionale inseriti nei progetti SPRAR attivati nel territorio regionale. Così il protocollo ha promosso e favorito le azioni e le iniziative finalizzate ad agevolare l’effettivo inserimento socio-lavorativo dei richiedenti/titolari della protezione internazionale, a connettere i bisogni e fabbisogni dei beneficiari in termini di accesso al mondo del lavoro con il sistema delle opportunità territoriali (formazione e lavoro) e qualificare il sistema relazionale di rete a livello territoriale e dei servizi, per dare effettività ai diritti sociali. Il progetto ha visto la sperimentazione di un modello di bilancio di competenze ricalibrato sul target del progetto a favore di 96 destinatari diretti, l’attivazione di 9 corsi di formazione per 78 destinatari, l’attivazione di tirocini extracurriculari per 25 persone con relativo sostegno alle spese per l’affitto di un’abitazione e avviata la sperimentazione della scheda informativa propedeutica al rilascio del libretto formativo.